Innanzitutto a Messina si chiamano arancini, ma a Palermo preferiscono la versione al femminile e si mangiano le arancine, in ogni caso sono uno degli street food più amati e copiati nel mondo intero e noi ne siamo molto fieri ed orgogliosi. Sono buonissimi e in tutte le loro versioni, bianchi al burro o rossi al ragù, con l’nduja o con il prosciutto e formaggio sono semplicemente fantastici e non smetteresti mai di mangiarli.
Da bambina li mangiavo sul traghetto che ci portava in Sicilia e diventavo matta, erano e sono assolutamente un’autentica bontà da mangiare e rimangiare ogni volta che se ne ha voglia. Un must da assaggiare e perché no da provare a rifare a casa per poterli avere sempre a portata di mano. Gli arancini di riso sono buoni anche fatti nella versione milanese quando avanza il risotto giallo e tu puoi fare delle palline con in mezzo un pochino di mozzarella da impanare e friggere, buonissimi. Ma la ricetta tradizionale è qualcosa di assai diverso, andiamo a vedere come si fanno queste meraviglie della cucina italiana.
Per gli arancini
Per la panatura
Prontissimi per realizzare i mitici arancini di riso al ragù una vera bontà della cucina siciliana che ormai si possono trovare in tutta Italia ma come li fanno lì nessuno al mondo. La ricetta è in una versione semplificata, ma molto buona da replicare ogni volta che ci viene voglia di questo piccolo capolavoro della gastronomia che tutti ci invidiano. Gli arancini di riso sono dei piccoli scrigni di bontà, mini timballi da arricchire con prosciutto e formaggio, semplice burro e molte altre varianti tutte gustosissime. Noi ci concentriamo sul classico arancino al ragù di carne con piselli.
Per prima cosa prepariamo il brodo vegetale mettendo a bollire in 1 l di acqua 1 carota, 1 cipolla e 1 costa di sedano per circa 1 ora. Poi filtriamo togliendo le verdure e aggiungiamo il burro, lo zafferano e il sale. Quando raggiunge l’ebollizione aggiungiamo il riso e mescoliamo per bene lasciando cuocere il riso a fiamma bassa e coperto con un coperchio sino a che non avrà assorbito tutto il brodo. Togliete dal fuoco e stendetelo a raffreddare sul piano di lavoro in modo uniforme.
Prepariamo il ragù di carne come lo facciamo di solito vale a dire soffritto classico con carota, cipolla e sedano, carne macinata da rosolare, saliamo e pepiamo, sfumiamo con il vino rosso ed aggiungiamo la passata di pomodoro. A questo punto lasciamo cuocere per almeno 1 ora. Aggiungiamo i pisellini in scatola o surgelati e facciamoli scaldare dentro il ragù in modo che si ammorbidiscano, chiudiamo il fuoco lasciando raffreddare il tutto per poterlo usare all’interno degli arancini.
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Prepariamo gli arancini prendendo un bel cucchiaio di riso e mettendolo steso sulla mano che poi mettiamo a coppa in modo da poter contenere al centro il ragù con i piselli e un paio di pezzetti di formaggio. Chiudiamo con un altro cucchiaio di riso e modelliamo come più ci piace a forma di palla o di cono. Prepariamo la pastella con acqua, farina e uovo e sbattete con una forchetta poi passate gli arancini prima nella pastella e poi nel pangrattato. Ora possiamo friggere i nostri arancini in abbondante olio di semi sino a doratura. Scoliamoli su carta assorbente e poi via da mangiare rigorosamente con le mani. Provare per credere!
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