Se qualcuno dovesse mai pormi la fatidica domanda, e cioè ‘cosa preferisci tra carne e pesce?’, non farei minimamente fatica a rispondere. Per quanto mi piaccia la carne, sono le portate di pesce quelle a cui non saprei proprio resistere. Da un semplice primo ripieno, fino a un secondo piatto cucinato a regola d’arte.
Io stessa, quando devo cimentarmi in cucina, ammetto di cavarmela particolarmente bene con il pesce, specie con i secondi. L’ultima ricetta che ho testato, a questo proposito, aveva come protagonista lo sgombro. Ho scoperto che, abbinandolo a capperi, pomodorini e olive, viene fuori un secondo piatto da leccarsi i baffi. Come si prepara? Scopriamolo insieme.
Per prima cosa, dedicati alla preparazione del condimento. Lava i due pomodori sotto l’acqua corrente, asciugali per bene e affettali ricavandone tanti piccoli dadini. Trasferiscili in una ciotola grande, nella quale dovrai aggiungere anche i capperi – ovviamente dopo averli sciacquati – e le olive nere denocciolate, possibilmente tagliate a metà.
Per quanto concerne i sei filetti, ti suggerisco di acquistarli direttamente dal tuo pescivendolo di fiducia. Riponili in una teglia foderata con carta da forno, con la parte della pelle rivolta verso il basso, e condiscili con un pizzico di sale.
Distribuisci il condimento sopra i filetti, facendo ben attenzione a ricoprirli tutti. Completa con un giro abbondante di olio e qualche rametto di rosmarino, che servirà a conferire una profumazione più decisa al pesce. Se non dovessi avere il rosmarino, andranno benissimo spezie come il timo fresco o il basilico.
A questo punto non ti resta che passare alla cottura. Inforna i tuoi filetti di pesce in forno preriscaldato, statico, a 180°. Occorreranno almeno 15 minuti affinché lo sgombro si cuocia, pur non diventando asciutto.
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Per quanto concerne il momento della degustazione, ti consiglio di accompagnarlo con un contorno fresco, quale potrebbe essere un’insalata, e di non trascurare il pane. Con quest’ultimo, infatti, sarà un piacere raccogliere tutto il sughetto rilasciato dal pesce e gustarti anche l’ultimo cappero rimasto sul piatto.
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