Ammetto di non essere una gran dormigliona al mattino. Al contrario, sono una persona che si alza di buon’ora e che ama approfittare di tutto il tempo che la mattina offre: dalle prime luci dell’alba fino allo scoccare del mezzodì. L’unica problematica? Arrivare a mezzogiorno senza lo stomaco che brontola, in virtù del fatto di aver consumato la colazione alle 6.00 spaccate, non è di certo semplice.
Per tale motivo, da qualche tempo a questa parte, ho preso l’abitudine di concedermi una seconda colazione alle ore 9.00, ovviamente a base salata. Oltre a consumare del cibo che mi dia la carica giusta per fronteggiare i miei impegni, ho anche imparato ad abbinare alle pietanze che preparo un frullato che mi ha consigliato la mia migliore amica, ideale proprio perché realizzato con frutta di stagione: pesche e albicocche. Qual è il suo scopo? Dissetarmi, ma soprattutto fungere da vero e proprio boost di energia.
Sono pronta a scommettere che, almeno una volta nella vita, ti sia già capitato di cimentarti nella preparazione di un frullato. Quello che ti serve è un buon frullatore – meglio evitare quelli a immersione, che rischierebbero soltanto di rallentare il processo – e gli ingredienti adatti.
Il primo passaggio è ovviamente quello di sciacquare la frutta sotto l’acqua corrente e di tamponarla. Provvedi a tagliare sia le albicocche che la pesca a pezzettini, possibilmente piccoli. Trasferiscili nel boccale del frullatore, aggiungendo acqua o latte.
Dato che in questo periodo dell’anno comincia già a fare parecchio caldo, io tendo sempre ad aggiungere un paio di cubetti di ghiaccio nel boccale del frullatore. L’alternativa, oppure, è di servire il frullato con qualche cubetto di ghiaccio nel bicchiere.
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Aziono l’elettrodomestico e frullo il tutto finché non ottengo la consistenza che desidero. Una volta pronto, vado a travasare il frullato in un bicchiere di vetro e a gustarmelo in accompagnamento a pietanze salate che fungano da seconda colazione. Qualche idea? Un toast a base di prosciutto cotto e formaggio, ad esempio, ma anche un panino con bresaola o tonno, che sono due fonti proteiche magre e sazianti.
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